Riflessioni di fine weekend

 



E' domenica, la fine di un weekend che per me è stato tosto sotto il punto di vista psicologico. 
Ho riflettuto e pianto tanto, che per molti potrà significare debolezza, mentre invece è un viaggio introspettivo di un certo valore, e chi non lo ha mai fatto, dovrebbe iniziare a fare!

Fino a quando ho avuto il mio papà, mi sembrava di avere tutto sotto controllo, ma in verità era lui il mio controllo, il mio porto sicuro, la mia certezza.

Ero grassa, ero cambiata da ciò che ero prima della gravidanza, ma cazzo ero felice!

Non avevo una relazione, e non l'ho avuta per 13 anni, ma cazzo ero felice!

Avevo (e ho ancora oggi in verità) un blog di viaggi che mi stava dando soddisfazioni e spendevo quel poco tempo libero che avevo, a scrivere, la mia passione... ed ero felice!

Poi nel 2018 mi crolla il mondo addosso: il mio papà, il mio uomo, il mio porto sicuro, il dispensatore di amore, in soli 3 mesi mi viene portato via da un mostro e il mio castello felice comincia ad incrinarsi.

Ad un anno dalla scoperta della sua malattia però io inizio a cambiare senza volerlo: dimagrisco di quasi 30 kg, comincio a curarmi, comincio ad uscire e cominciano anche ad entrare e uscire dalla mia vita uomini o presunti tali.

All'inizio mi sembrava di riuscire a gestire ciò che provavo, i miei sentimenti, e forse per un annetto ci son riuscita... ma poi ciò che sei realmente, esce fuori inesorabile.

2020, pandemia e la morte anche di mia madre, con la quale ho avuto un rapporto conflittuale da sempre, dalla nascita, e che per molti versi ha influito negativamente su ciò che sono stata e su ciò che sono. Probabilmente è tra le cose più brutte che un figlio possa dire, ma è la verità ed io non la edulcoro mai!

Ti ritrovi all'improvviso da sola e con una figlia da crescere...ora non sei più figlia, ma solo madre e non hai più alcun porto sicuro da raggiungere.

Cominci a pensare che, fanculo, ora puoi essere e mostrarti per quella che sei: una donna vera, senza filtri, che non vive di tattiche e lo fai fuori e dentro i social.

Non te ne frega un cazzo di ciò che pensano le persone, ti mostri per quello che sei e ti senti bene.

Inizi a perorare la causa di tutte quelle donne che sono state insultate per le loro forme fisiche mettendoci la faccia, e nel caso anche il culo e le tette. Ma, tranne qualche caso sparuto, ti arrivano messaggi di dubbio gusto quando sei fortunata, altrimenti i puttana e i troia si sprecano. Senza contare tutti gli altri che ti parlano alle spalle. Ma sinceramente me ne "stracciafrego", perchè trattasi di persone con un QI molto basso, quasi rasoterra (come avrebbe ben detto il mio papà), e con una noce al posto del cervello.

Perchè sto scrivendo queste cose?

Mah, probabilmente non lo so neanch'io, ma ne avvertivo la necessità... non scrivevo da un pò e ne avevo bisogno per sfogarmi e soprattutto togliermi di dosso tutta quella melma fradicia che mi si sta buttando addosso.

Una cosa l'ho capita però e mi è chiara, dannatamente e tristemente chiara: questo mondo, questa società fatta da persone-ombra non mi appartengono.



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