Cadere dalle scale e non sbattere la testa, non è sempre un bene...

 


Sono qui, dopo una fantastica caduta dalle scale, a letto. E a me stare ferma, non fa bene affatto. Già, perchè sono una con il cervello in centrifuga normalmente, quando ha mille cose da fare, se sto ferma è praticamente la fine.

Di cosa parla questo blog? Ah sì, di rapporti tra esseri umani ai tempi dei social, e nelle ultime settimane è successo di tutto.

Mi si sono frantumate le ovaie, ve lo posso dì?

Amiche che vogliono farsi uno con cui hai avuto una, seppur brevissima, relazione in una sorta di passaggio di testimone. Ora, premesso che non ho alcun trasporto per l'uomo in questione, ho dei valori e dei principi, pur non essendo propriamente Santa Maria Goretti.

Uomini che a 50 anni suonati: "No perchè io sono appena uscito da una relazione e non ho intenzione di avere nulla di serio al momento. Quindi a casa mia vengono diverse donne".
Non per fare la guastafeste... al momento? Ma credi di avere 20 anni e tutta una vita davanti? Io me li immagino tra qualche anno tutti sti 50/55 enni, con il tempo che è passato e soli con se stessi.

Poi c'è quello che ti sembra diverso, unico, che parla, parla una cifra, ma poi? Fuffa! E tu, che sei empatica per natura, lo hai sostenuto nel suo periodo più buio, ascoltandolo sempre, anche quando avevi tanti di quei cazzi tuoi che la metà bastava! 

E ancora, quello che ti sembra tanto a modo perchè, pur non conoscendoti, si è tanto interessato al tuo infortunio. Ma poi cadono le maschere e prova a farti una videochiamata. Posto che io odio le videochiamate, sono a letto con le gambe tritate e non me va proprio di farmi vedere in queste condizioni, esordisce: "Ma allora, se non vuoi farti vedere, non sei tu quella in foto!"

Mi sono data una calmata nella frequentazione dei social e nel condividere il mio quotidiano, perchè le persone non hanno quella maturità "digitale" nel comprendere ciò che si vuole comunicare, nè tantomeno nel distinguere la finzione dalla realtà.

Sì effettivamente il mondo è diventato un grande zoo di persone e sentimenti più o meno discutibili, ed io non so nuotare in questo mare.
Ma resto sempre dell'avviso che io, oltre a lavarmi una sola faccia al mattino, posso avere la presunzione di guardare sempre dritto in faccia chi ho davanti, senza avvertire il bisogno di abbassare lo sguardo, e credetemi, si vive benissimo, nonostante le delusioni, le lacrime (ebbene sì, io piango una cifra).

E continui a pensare che però, alla fine della fiera, in un momento complicato come questo che sto attraversando ora, sono stata letteralmente avvolta da un'ondata di calore non solo dai miei amici, vicini di casa e colleghe di lavoro, ma anche dai miei ex!

E allora?

E allora lascio che la pochezza si accompagni alla pochezza, alla superficialità, all'egoismo e al suicidio assistito dei sentimenti, di qualsiasi natura essi siano.

Ad maiora!


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